PROCEDURE OPERATIVE E CORRETTO USO DELLA RADIO

PROCEDURE OPERATIVE E CORRETTO USO DELLA RADIO

Le presenti indicazioni si riferiscono alle comunicazioni che avvengono sul CANALE 8-16 e andrebbero applicate da tutti gli utenti effettivi della RRM, iscritti al progetto.

Introduzione

Per raggiungere gli obiettivi preposti, è fondamentale impegnare il CANALE 8-16 della RRM esclusivamente per gli scopi preposti. I radioamatori (o gli appassionati di radiocomunicazioni in genere) dovranno impegnarsi a non usare metodologie tipiche radioamatoriali, quali lunghi passaggi, termini in gergo (“73”, “… bussa”, “Passo il mic a…”, etc.), e le voci del codice “Q” (QSO, QTH, QRX, etc.), poiché il progetto è destinato ad appassioanti di montagna, e solo pochissimi di questi sono anche in possesso della patente radioamatoriale e conoscono il significato di certe parole.

E’ importante ricordarvi che gli otto (8) canali ricadenti nella banda PMR-446 sono di libero accesso a chiunque, ovvero il CH 8 non è destinato esclusiamente a noi. Se doveste ascoltare sull’8-16 comunicazioni estranee alla RRM, cercate di spiegare all’interlocutore l’uso che se ne fa di questa frequenza radio e chiedete se cortesemente possono cambiare canale (eventualmente invitateli a visitare il sito ufficiale all’indirizzo www.reteradiomontana.it). Generalmente, eventuali comunicazioni non di nostro interesse vengono automaticamente escluse con l’impostazioni del CTCSS 16 (tono subaudio 114.8 Hz) al CH 8.

Comunque sia, in via ufficiosa e su tutto il territorio nazionale, si sta uniformando sempre di più l’uso dell’8-16 per scopi di sicurezza ed emergenza in montagna, e sempre più persone lo tengono libero senza sollevare polemiche o arrecare disturbi volontari.

Regole di base

  • Cerca di mantenere l’antenna della radio verticale (perpendicolare al terreno), specialmente al momento della trasmissione. Questo vi garantirà una corretta erogazione dell’onda radio. Avrete modo di testare voi stessi che in caso di ricezione di segnali deboli e “a tratti”, avendo cura di tenere la radio esattamente verticale rispetto al terreno, migliorerete di molto la qualità della comunicazione.
  • Ogni trasmissione dovrà avere la durata massima di 10-15 secondi (che bastano per la trasmissione di informazioni a carattere operativo): siate quindi brevi e coincisi. Per evitare di troncare la comunicazione premere il tasto PTT, aspettate un secondo prima di parlare, una volta terminata la comunicazione, aspettate un ulteriore secondo prima di rilasciare il tasto PTT. Questa procedura è importante anche per dar modo alla radio ricevente di decodificare il codice CTCSS 16.
  • E’ fondamentale ridurre al minimo l’impiego dell’8-16; evitate di “chiacchierare” con un utente che ha risposto ad una nostra chiamata/prova radio. L’interlocutore potrebbe essere impegnato in attività alpinistiche, escursionistiche, di volo libero, etc. etc., in passaggi molto delicati, e la radio non deve essere in alcun modo una distrazione.
  • Non comunicate mai il vostro nome di battesimo ma identificatevi unicamente con l’Identificativo Radio (ID) che vi è stato assegnato (esempio: “LIMA 5 da LIMA 1 operatore Simone”).
  • E’ assolutamente da evitare l’uso di termini dialettali; i messaggi che comunicherete sono legati alla sicurezza in montagna, e le informazioni devono arrivare chiare (senza che l’interlocutore abbia dubbi sull’informazione ricevuta). Inoltre dovrete usare un tono di voce normale e non frettoloso.
  • Portate sempre con voi le pile o un pacco-batterie di scorta; il freddo velocizza il processo di scarica delle pile, e comunque se vi troverete a dover passare la notte fuori, meglio avere maggiore autonomia del previsto.

La parte numerica del proprio ID va pronunciata cifra per cifra. Esempi:

  • LIMA 5 → LIMA CINQUE
  • ALFA 32 → ALFA TRENTADUE → ALFA TRE-DUE
  • ECHO 349 → ECHO TRECENTOQUARANTANOVE → ECHO TRE-QUATTRO-NOVE

Generalmente una trasmissione deve essere così composta…

  • Interpellare un utente: [ID dell’utente da chiamare] DA [ID di chi chiama]
  • Risposta dell’utente alla nostra chiamata: AVANTI [ID di chi ha chiamato], [ID dell’utente chiamato] in ascolto
  • Dare informazioni operative all’utente: [ID dell’utente da chiamare] DA [ID di chi chiama], COMUNICO [contenuto del messaggio come posizione/intenzioni/pericolo oggettivo]

Attività outdoor (escursionismo, alpinismo, etc.)

All’inizio di ogni attività, ad esempio appena hai parcheggiato la tua automobile e stai per intraprendere il sentiero, effettua sempre una chiamata generale nella quale comunichi a tutte le possibili persone sintonizzate l’inizio dell’attività, luogo di partenza e obiettivo finale. Esempio: Per tutti gli utenti della Rete Radio Montana, qui LIMA 1, comunico inizio escursione da “Prato Favale”, obiettivo finale “Monte Gennaro”.. Fornisci queste informazioni anche se apparentemente non dovesse esserci nessun altro.

Ad intervalli regolari comunica la tua posizione (sentiero o vetta o punto topografico di interesse). Fallo ad esempio ogni 30-45 minuti. Potrebbero esserci delle persone che stanno eseguendo l’attività di monitoraggio radio da postazione fissa, e che si appuntano tutte le informazioni che gli fornisci su un apposito modulo; esse potrebbero tornare utili ai soccorritori in caso di emergenza. Esempio: Per tutti gli utenti della Rete Radio Montana, qui LIMA 1, comunico mia posizione. Attualmente sul Sentiero 301, località “I Bammocci”, a quota 1000 metri. Stimo la vetta di Monte Gennaro alle ore 13 circa.

Segnala sempre i pericoli oggettivi ad altri utenti presenti in zona, come ad esempio il manto nevoso instabile in un canalone innevato, il repentino peggioramente delle condizioni meteo (pioggia, neve, temporale, visibilità, etc.). Esse possono tornare utili a chi magari arriverà in quella zone succesivamente; è il concetto di “comunicazioni radio di sicurezza” a prevenzione degli incidenti in montagna.

In caso di emergenza (smarrimento, incidente), se non fosse possibile allertare i soccorsi con le modalità ufficiali, potete provare a diramare una chiamata di emergenza. E’ fondamentale dichiarare lo stato di emergenza, la posizione, cosa è accaduto, e richiedere espressamente di allertare i soccorsi poiché, ad esempio, il telefono non ha segnale o perché la batteria è scarica. Esempio: Emergenza, emergenza, emergenza. Qui LIMA 1, LIMA 1, LIMA 1. Il mio compagno è scivolato e ha sbattuto la testa. Attenzione, richiedo supporto immediato. Qualcuno può aiutarmi? Passo.. Ripetete la comunicazione ogni 10-20 secondi (l’interlocutore potrebbe essere in una situazione pericolosa, e potrebbe metterci un po’ a rispondervi). Appena vi risponderà, comunicate i dettagli quali la posizione (coordinate GPS se vi è possibile), il sentiero seguito e qualsiasi altra informazione potenzialmente utile. Richiedete espressamente all’interlocutore di chiamare il 118/112 per voi.

Se invece siete voi a ricevere una chiamata di emergenza, cercate di prendere nota su uno smartphone o su un pezzo di carta. Oppure usate WhatsApp per inviare un messaggio vocale ad un qualsiasi contatto, tenendo premuto l’apposito tasto per tutta la durata della comunicazione, in modo da poterla ascoltare con più calma e fornire poi quante più informazioni ai soccorritori. Allertate quindi gli organi di soccorso e restate a disposizione della Centrale Operativa, che potrà richiedervi in tempo reale di chiedere al malcapitato, via radio, i dettagli dell’accaduto. Farete quindi “da ponte” tra malcapitato e organi di soccorso.

Attività di monitoraggio radio da postazione fissa

Se abitate in zone montane o pedemontane, quando siete a casa, cercate sempre di tenere una radio sintonizzata sull’8-16 appoggiata sul davanzale della finestra che guardi proprio verso una montagna. Avrete sicuramente copertura radio su tutto il versante, anche se la zona si trovi a oltre 30-40 Km di distanza. E’ molto importante anche farlo dopo il tramonto; spesso è proprio col buio che avvengono le criticità (come i smarrimenti).

Comunicate sempre, con una chiamata generale, che state per iniziare l’attività di monitoraggio. Esempio: Per tutti gli utenti della Rete Radio Montana, qui LIMA 1, comunico inizio monitoraggio 8-16 fino alle ore 18.. Comunicate anche quando terminate l’attività.

Consigliamo vivamente di prendere in considerazione ed utilizzare il Modulo di registrazione dei collegamenti radio per l’attività di monitoraggio radio da postazione fissa, sul quale vi appunterete tutte le informazioni che gli utenti in attività outdoor comunicheranno (posizione, stimati, pericoli oggettivi) congiuntamente all’orario. Tali dati potranno tornare utili, in caso di emergenza (smarrimento, incidente) ai soccorritori.

Da casa potrete offrire supporto radio in tal senso, oppure gestire una chiamata di emergenza. Nel secondo caso dovrete allertare per l’utente in attività outdoor i soccorsi, e sul modulo avrete informazioni potenzialmente utili che potranno agevolare l’intervento dei soccorritori. Appena ricevete una chiamata di emergenza, utilizzate un’app sul vostro smartphone che vi permetta di registrare tutte le comunicazioni radio che avvengono. Possono sempre tornare utili.

Ricordiamo, inoltre, che le le organizzazioni di soccorso montano che cooperano, potrebbero contattarvi telefonicamente per chiedervi se avete collegato una persona specifica durante la giornata; risaliranno a voi solamente se avrete pubblicato in RERAMONET il vostro turno di monitoraggio radio (vi invitiamo quindi ad usare regolarmente questo strumento). Le informazioni precedentemente appuntante su quel modulo andranno comunicate all’operatore che vi contatterà.

Se un utente necessita di comunicare con un’altra persona, che per cause orografiche non riesce direttamente, potrete inoltre rendervi disponibili per fargli “da ponte”.

Ricorda di non fare domande inutili al corrispondente in attività outdoor, che in qualsiasi momento potrebbe essere impegnato in un tratto pericoloso.

 

https://www.reteradiomontana.it/procedure-operative-corretto-uso-radio